Coppa Italia, BO
Di Mattia Rella

Ieri si è svolta la partita per la Coppa. Un insaccato di ragazzi e ragazze, la Coppa proiettata in megaschermo in tutta BO, tutti che finiscono per guardare la nuca di quello davanti e reagire alla sua reazione.
"Mi voglio (o devo? chi se lo ricorda) limonare Monica"
"Ho sentito che prima aveva l'alito di fumo..."
"Ah vabbè, ohi mi avvisi vero se il mio fiato però puzza di fumo? E' perchè non posso sentire il mio e accorgermi"
"Basta che metti la mano davanti e senti"
Questo e molto altro viene offerto dal paesaggio sonoro del megaschermo, ogni tanto si intravede un muscolo teso, qualche avanzamento, qualche smorfia. Quelli più basserelli addiritturano si voltano di spalle per parlare meglio, si fa salottino, lonatno lo schermo continua a mostrare i gesti atrìletici dei noistri guerrieri.
I 90 minuti d’odio di cui avevamo bisogno, non è un vero e proprio odio in relatà per la maggiorparte di noi, è solo un imitazione, ma che comunque in parte funziona:
“Sceeeeemo! Sceeemo!”
Frase spesso usata per inveire contro lo schermo, funziona sempre. Il personaggio proiettato è effettivamente uno scemo.
Evviva. Il Bolo ha vinto. Non ci cambierà un cazzo di niente a noi meri domicidiati, ma vorrei scoprire che cambia ai residenti, forse qualche schedina vinta, non saprei.
Fatto sta che il BOLO ha VINTO e noi siamo contenti. Via verso piazza maggiore!
Fumo fumogeni, Peroni, Hashish, Mercedes, Ducati, 500 FIAT, vaiaivaivai beeep beeep bip beeep.
Quello più contento è il tizio che in 8 agosto si è trascinato kili di scatoloni con sciarpe rossoblu. Lui ha veramente vinto, mica aveva le sciarpe rossonero, mica aveva il biglietto del treno per Milano, quando le avrebbe vendute quelle pezze da cucina?
Jackpot 777
Manco stava esultando, probabilmente si stava asciugando il sudore freddo.
Beep Bop! Beeeeeeeep!
Beep Beep!
Diocane vai piano!
Birra in lattina, stesso gusto, stesso amaro, stesso prezzo basso e caro, e poi via sui copertoni sgonfi su Rizzoli, Ugo Bassi, Lame
Beep! Bep! Biiiiip!
Alè, forza Bologna mi dico.
vara, na merda